Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto  che reintroduce l’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione o confezionamento in etichetta.

Torna l’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione o confezionamento

 

Il 15 settembre 2017 è stato approvato in via definitiva il decreto legislativo che reintroduce l’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione o confezionamento in etichetta. Questo obbligo, già sancito dalla legge italiana, era stato abrogato dopo il riordino della normativa europea sull’etichettatura alimentare. L’Italia ha stabilito la reintroduzione per garantire la rintracciabilità immediata degli alimenti da parte degli organi di controllo.

Il decreto si riferisce ai prodotti alimentari preimballati destinati al consumatore finale e prevede un periodo transitorio di 180 giorni per lo smaltimento delle etichette già stampate e fino a esaurimento dei prodotti etichettati ma già immessi in commercio prima dell’entrata in vigore.

Saranno rafforzate le sanzioni e un ruolo fondamentale spetterà al Dipartimento dell’Ispettorato della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari.  A tal proposito lo schema di decreto sarà inviato  alle Commissioni agricoltura di Camera e Senato per i pareri. La legge di delega affida la competenza per il controllo del rispetto della norma e l’applicazione delle eventuali sanzioni all’Ispettorato repressione frodi (Icqrf).

Lo Studio Bramato supporta le aziende nei servizi di Etichettatura  e Export dei prodotti alimentari e nell’adegumento alle nuove normative.

Per informazioni non esitate a contattarci a etichettatura@studiobramato.com  e visitare il nostro Nuovo Portale dedicato all’Etichettatura.

Etichette alimentari: Torna l’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione

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