Il Export Agroalimentare italiano a tavola continua a crescere su tutti i principali mercati, dal Nordamerica all’Asia fino all’Oceania. Record storico per il valore delle esportazioni di prodotti made in Italy che nel 2016 ha raggiunto il massimo di sempre grazie a una crescita del 3 per cento sulla base delle dei dati Istat relativi al commercio estero nei primi nove mesi del 2016.
Per il 2017 si aspettano alcune conferme, ma si potrebbero aprire prospettive per altri Paesi.
Ecco alcuni esempi:
Germania: la Germania si conferma quindi come mercato di sbocco ideale per le aziende italiane, soprattutto per quelle realtà che stanno iniziando solo ora ad affacciarsi sui mercati esteri. Solidità economico-finanziaria, favorevole posizione geografica e diffuso apprezzamento del made in Italy sono i maggiori vantaggi che il mercato tedesco offre alle nostre PMI.
Singapore: l’Italia oggi intrattiene buone relazioni politiche con il piccolo Paese asiatico. In questo senso esistono enormi margini di miglioramento specialmente perché stiamo parlando di un mercato estremamente ricco in cui il nostro export agroalimentare può farsi strada.
Stati Uniti d’America: come è noto gli Stati Uniti rappresentano il principale partner commerciale dell’Italia al di fuori dell’Ue ed il terzo Paese di destinazione delle esportazioni italiane. L’enorme vantaggio di commerciare con gli USA sta nel fatto che è un mercato maturo in cui l’attrattività dei nostri prodotti è molto alta.
I consumatori statunitensi, soprattutto quelli appartenenti a una classe di reddito medio-alta, apprezzano moltissimo le produzioni italiane perché capaci di conciliare qualità, gusto ed innovazione.
Cile: oggi il Paese con il maggior reddito pro capite in tutta l’area latinoamericana è può, inoltre, vantare un particolare record avendo siglato il maggior numero di accordi commerciali di libero scambio in tutto il mondo. Pertanto esistono degli sconfinati spazi in cui le nostre PMI possono inserirsi.
Emirati Arabi Uniti : si confermano il principale mercato di sbocco delle esportazioni italiane in Medio Oriente e Nord Africa e negli ultimi anni si è registrato un netto miglioramento nell’interscambio commerciale. A favorire l’export verso gli emirati arabi è sicuramente l’elevato reddito pro-capite e la ricchezza petrolifera.
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